Cosa ne è stato di coloro che ieri hanno sostato e vissuto a Samos? I loro desideri e le loro ambizioni si sono realizzati? Di cosa hanno bisogno oggi?
A tre anni da “Nulla che non sappiate già”, dove il tema era la sospensione e l’indeterminatezza del viaggio, la questione della migrazione causata da motivi umanitari è cambiata, sia per chi intraprende il viaggio sia per chi ne osserva le conseguenze.
Le immagini proposte, ricavate da provini del 2016, sono lasciate accoppiate nella sequenza di scatto originale oppure “aperte” per dare voce all’ingombrante e muta presenza del tempo.
Non risposte ma indizi in una continua ricerca di qualcosa di rilevante ed eloquente, si finisce per non conoscere più l’intenzione del nostro sguardo e si smarrisce anche il senso di questo viaggio.